Ah, la Sardegna… tutti pensano alle spiagge ed al mare cristallino. Per me invece, la Sardegna, è la brughiera delle montagne, l’arsura delle pietre, l’odore degli arbusti di mirto bruciati dal sole. I Nuraghi, la Giara di Gesturi, Orgosolo, Berchidda, Oliena… insomma, per non smentirsi, l’interno dell’isola. E visto che il periodo è molto vicino alle vacanze, aprire un vino sardo è un modo come un altro per attivare un minimo di teletrasporto e sentirsi per qualche istante lì…
Isola dei Nuraghi Igt Petra Ruja (immagino significhi pietra rossa) della Cantina Li Seddi, blend di vitigni autoctoni sardi quali Cannonau, Muristeddu, Monica e Girò. Anche questa è una bottiglia “catturata” al #bwd di Genova… non lo conoscevo e la curiosità è stata tanta.
Vino didattico, nel senso che mi ha fatto capire che ho ancora una mare di cose da studiare e non si può mai dare nulla per scontato. A partire dall’impatto iniziale. Sapendo che c’è il Cannonau e memore di alcune bevute del passato (qui e qui, ad esempio) mi sarei aspettato un vino dal colore intenso e carico. Invece colore abbastanza “leggero”, non eccessivamente concentrato. Delicato quasi. Al naso emerge subito il frutto, la marasca e poi quella nota terrosa/aromatica che io percepisco in tutti i vini sardi. Quindi: o il mio cervello sente Sardegna e si “sintonizza” sui sentori di mirto e macchia mediterranea oppure è un tratto distintivo dei vini dell’isola che fino ad ora ho bevuto. Sta di fatto che io l’ho sentito. Punto. Bello, mi è piaciuto un sacco e ci sono rimasto sopra un bel po’.
In bocca invece brilla per freschezza e calore. E soprattutto per una caduta verticale nell’immediato. Dico immediato perchè poi, mentre ti potresti sentire “deluso” per questo corpo apparentemente scarno e poco “duraturo”, torna lentamente dalle profondità. E invade la bocca con sentori fruttati molto piacevoli e delicati. Non durano un’eternità, questo no, però sono molto interessanti.
Vino particolare che a mio parere andrebbe servito un pizzico fresco per essere apprezzato al meglio (seppure sono convinto che il naso ne sarebbe penalizzato). Un altro vinino interessante.
Isola dei Nuraghi IGT Petra Ruja 2008 – Cantina Li Seddi
Posted in: Sardegna, Vino Italia
– 25 giugno 2010
Devo dire che navigando ho notato un Link mai visto, be!! ho cliccato e guarda un po cosa ho letto.
Sono rimasto molto contento della degustazione fatta per in petra Ruja 2008, bella descrizione, completa , molto professionale.
Le sensazioni della macchia mediterranea e del sapore granitico dell’alta Gallura si sente ed è molto accentuata,ecco perchè il nome “Petra Ruja”, un vino che produco da un piccolo vigneto di mio nonno al quale ci tengo particolarmente, mi da ogni anno delle soddisfazioni sulle uve che raccolgo, piccole quantità, ma una buona qualità.
Grazie, se passi dalle mie parti vieni a trovarmi
Saluti
Franco Stangoni
CANTINA LI SEDDI