Metafora della passione, di qualunque natura essa sia.
L’accendi e ne respiri a pieni polmoni. E così facendo alimenti la brace, che diventa sempre più rossa e vivida.
Rosso, il colore della passione.
Respiri e alimenti la brace.
Ma nel frattempo piccoli pezzi di cenere iniziano a staccarsi.
Te ne liberi, per mantenere la brace sempre viva e vivida.
E’ inebriante, ti scalda, ti riempe.
Ma la cenere aumenta.
E la cenere aumenta, poco alla volta.
E alla fine, ahimè, la sigaretta termina.
C’è chi la lancia via con ancora un minimo di brace accesa.
C’è chi la schiaccia con il piede.
C’è chi, più delicatamente, la spegne con le dita.
C’è addirittura chi, con l’ultima brace rimasta, accende un’altra sigaretta.
Con la triste consapevolezza che prima o poi anche quella sigaretta finirà.
Purtroppo non esiste la sigaretta senza fine. Come non esiste, per quel che mi è stato dato da vivere, la passione senza fine.
Qualcuno obietterà, dicendo che non è vero, che la passione può durare tutta la vita.
Beato questo qualcuno. Ha un po’ della mia sana invidia.
Come unica consolazione resta solo una citazione, banale e strausata, ma che continua a piacermi: non può piovere per sempre.
Bel post. E lo scrive un non fumatore 😉 Bel post.
La passione, la vera passione, e non quella temporanea nei confronti di una sigaretta, nasce dal profondo. Ti scorre nelle vene, risveglia tutti i tuoi sensi, ti scuote l’anima e ti riempie il cuore. Credo che nel caso riesca a reggere alle “intemperie” per lungo tempo, possa durare tutta la vita….
Da qualche parte nel Ritratto di Dorian Gray, Oscar Wilde definiva la sigaretta (o forse era il sigaro) quale massimo esempio di piacere in quanto non ti appaga mai completamente lasciandoti alla fine il desiderio di averne ancora. Una volta sottoscrivevo col sangue. Oggi dissento e preferisco altre metafore.
L’importante è che poi non mi butti il filtro per strada. O, peggio, sulla sabbia.
Sani.davide
Giusto per mettermi in coda ai commenti successivi al mio…credo che quella per il fumo sia una “passione”, se vogliamo chiamarla così, ovviamente, altrimenti vizio, veleno (eros e thanatos) che duri di più fra quelle umane. Parlo a ragion veduta, in quanto infermiere. Se poi vogliamo pensare che il fumo confonda i gusti, anche qui vi do ragione. Sulla salute, come ho detto, sfondate una porta aperta. Ma il nostro enofaber per un istante mi è apparso come un novello Italo Svevo… le conoscete o ricordate, le memorabili pagine sull’ “ultima sigaretta”, in “Coscienza di Zeno”? Mi ripeto: bel post 😉
La passione è così, finisce.
Quello che rimane può essere niente o amore.
Amore che è consolidato e approfondito, di cui non si è più schiavi e irrazionali.
sai Faber, devo darti ragione. Le passioni possono durare a lungo ma sono destinate a finire. La passione che dura una vita è perchè la si è trasformata in amore. Non credo però che si possa amare il fumo ma il vino, per esempio, si! 🙂 …
Stefi
ps prima o poi smetterò di fumare! qui lo dico e qui lo nego!
…Sai come la penso sul fumo…e continuerò affettuosamente ma implacabilmente a far parte del Comitato di Salute.Pubblica & Privata..così da non farti dimenticare che ..CHI FUMA CORRE PIANO::(ecco l’ho detto)..
gran bel post.
davvero molto bello