TSTP Chiaror sul masso
BY ENOFABER – 1 NOVEMBRE 2010
POSTED IN: PIEMONTE, VINO ITALIA
Timorasso Tasting Panel. Uno spumante ottenuto con metodo charmat da uve Timorasso. E vedendo le recensioni raccolte qua e là per il web mi trovo in un certo imbarazzo. Però voglio essere onesto, caro Paolo Carlo. Perchè bevendo il tuo Timorasso Spumante ho avuto l’idea di trovarmi di fronte ad un prodotto con grandi potenzialità ancora inespresse e alcuni aspetti goffi e poco equilibrati. Insomma, se posso esprimermi sinceramente, un vino in divenire, ancora giovane e su cui, a mio gusto e parere, devi lavorare ancora un po’. E oltre alla bottiglia che mi hai inviato sono riuscito a rintracciarne un’altra per verificare le impressioni del primo assaggio o, nel caso, modificarle. E anche con il secondo assaggio le mie impressioni non hanno subito particolari variazioni.
Il colore è paglierino scarico, con addirittura ancora una velatura verdolina. Il perlage, per essere uno charmat, è fine, elegante, abbastanza ricco, con numerose fontanelle. Al naso è un po’ chiuso e i profumi fanno fatica ad emergere: note leggere di biancospino, un ricordo di mela e di pera tendenzialmente dolci e un leggerissimo sentore di lievito. In bocca entra con una discreta acidità e una buona sapidità che però svaniscono rapidamente perchè coperti da zuccheri non risolti che appesantiscono la bevuta. Una volta passata la botta zuccherina, chiude con una nota leggermente amara, quasi erbacea. Scomposto, mi verrebbe da dire. Riottoso come il Timorasso, che sappiamo benissimo è faticoso da domare. Ma con una potenza espressiva che altri vitigni non hanno e che in questo momento, nello spumante, non si riesce a ritrovare completamente.
Da riassaggiare nuovamente in futuro. E, come già detto da altre parti, perchè non osare con un metodo classico?
TAGS: Piemonte
About enofaber
8 Comments
Vittorio Rusinà
Posted novembre 1, 2010 at 7:58 AM
Concordo con il giudizio di Fabrizio, ho condiviso uno dei suoi assaggi insieme ad altre persone che hanno rilevato anche una eccessiva presenza di solforosa…un vino da riassaggiare fra qualche mese.
Tifo anch’io per un metodo classico, pur consapevole che il timorasso non è uva facile.
Vittorio Rusinà
Posted novembre 1, 2010 at 8:16 AM
Un dubbio mi è sorto: ma le bottiglie di Chiaror del Masso del tasting panel e anche altre ricevute in altra sede fanno parte tutte di un unico lotto?
andrea petrini
Posted novembre 1, 2010 at 5:30 PM
Io non ci ho sentito una solforosa in eccesso, ho bevuto due bottiglie e erano ok da quel punto di vista.
La cosa che più esce da questo panel è che forse il Timorasso, per sua natura, non è uva da Charmat che come metodo può andare meglio con il più delicato moscato. Passare al classico è l’idea da percorrere per verificare se questo metodo sia più ideale al fine di non snaturare troppo il vitigno.
Grazie perchè queste critiche sono più utili di mille recensioni positive
enofaber
Posted novembre 1, 2010 at 5:56 PM
Grazie Andrea per il tuo commento. Ho voluto essere assolutamente onesto e corretto, indicando le mie sensazioni (peraltro condivise da altre persone che erano con me). E ho volutamente ripetuto l’assaggio proprio per verificare di non essere incorso in una bottiglia “fallata”. Non ti nascondo che leggendo tutti i commenti positivi ho avuto qualche resistenza nel pubblicare questo post. Però penso che la strada della sincerità sia quella più corretta. E poi ci sta che, come detto in passato da alcuni commentatori di questo blog, il sottoscritto non ci “capisca un c…o” e le mie impressioni siano sballate 🙂 . Un caro saluto a te e a Paolo Carlo.
andrea petrini
Posted novembre 1, 2010 at 6:58 PM
Anche io nella recensione ho trovato uno spumante a due marce, suscettibile di molti miglioramenti.
Anche Alessandro Marra ha trovato delle cose che non vanno ma, come detto, le critiche faranno bene a Paolo.
A presto
Paolo Carlo
Posted novembre 2, 2010 at 5:13 PM
Apprezzo e ammiro la franchezza con la quale scrivi del mio Chiaror Sul Masso e .. non preoccuparti che non ho letto niente di imbarazzante 😀
Fare questo vino, oltre che una soddisfazione, è stato necessario e propedeutico ad una versione a metodo classico, magari un dosage zero..perchè partire subito così e andare per tentativi non è nel mio stile, come ben sai, mi piace poggiare le mie intuizioni “druidiche” su basi scientifiche.
Chiaror Sul Masso è stata ed è un’esperienza di grande valore per me, in un solo colpo ho imparato aspetti del vino Timorasso che non avrei mai potuto conoscere diversamente, ho imparato segreti della spumantizzazione che non conoscevo e soprattutto ho capito molto più di prima quanto sia grande e diversificato questo mondo del vino scoprendo che non tutto quello che per me è “buono” o è un “valore” lo è per gli altri e viceversa.
Ora so che anche quando sarò riuscito a mettere a punto il metodo classico con un minimo di 36 mesi di lieviti, sono strasicuro che ci saranno persone che continueranno a preferire Chiaror Sul Masso e ciascuna di loro avrà una valido motivo per farlo.
Riguardo Chiaror Sul Masso, non smentirà il vitigno e sono certo che un po’ di tempo in bottiglia non potrà che rendere più composto il vino anche per quelle persone che come te, me e altri, per lavoro o per passione, sono tanto allenate da chiedere, giustamente, di più.
Grazie per l’ottimo lavoro !!
enofaber
Posted novembre 3, 2010 at 2:56 PM
Grazie Paolo per il tuo commento, sicuramente esplicativo e che risponde ad alcune delle questioni che ho evidenziato nel post. Aspetterò il metodo classico, che a mio parere si adatta meglio per esprimere al meglio le qualità del timorasso. Chiaro sul Masso mi riprometto di assaggiarmlo più in là nel tempo, proprio per valutare se, come dici tu, il tempo aiuterà a smussare certi aspetti scomposti… anche se ho il dubbio che la spumantizzazione charmat non dia quel quid per poter lavorare nel tempo e permettere un’evoluzione significativa in bottiglia. Ma questo è solamente il mio punto di vista e sarei ben felice se sarò smentito…. buon lavoro, a presto.
Paolo Carlo
Posted novembre 3, 2010 at 3:04 PM
Non sei l’unico a nutrire dei dubbi, il primo sono io.. solo il Timorasso potrà toglierceli, col tempo, nel bene o nel male..
Grazie !
Paolo